Kulturletter #20

Un atto di esibizionismo digitale

Il digitale è onnipresente nella nostra vita, eppure si sta affermando una corrente silenziosa che rifiuta “l’esibizionismo digitale” e sceglie di “dire meno” online. Non si tratta soltanto di archiviare le foto personali o di rinunciare a pubblicare le proprie opinioni, è un cambio di prospettiva che riguarda la voglia di riconquistare spazi di libertà e ritmi più umani, pur rimanendo connessi con la contemporaneità.

Mentre la maggioranza accumula follower e condivide ogni aspetto della propria vita, le persone veramente influenti stanno scegliendo un approccio radicalmente opposto. Una nuova forma di minimalismo digitale sta emergendo, dove il valore non è più misurato dall'esposizione costante, ma dalla rarità delle apparizioni.

Jasmine Desiree cattura perfettamente questa inversione di tendenza: “Conosciamo tutti almeno una persona incredibilmente “cool”, talmente avanti sulle tendenze da anticiparle. Dietro ai tuoi brand preferiti, eppure la sua presenza sui social è tutt’altro che vistosa: magari due post, forse 200 follower, non pubblica nulla da cinque anni o — orrore — non ha proprio alcun social.”

Nella cultura contemporanea, il concetto stesso di esclusività si sta trasformando. Se nell'ultimo decennio l'influenza culturale si misurava in follower e engagement, oggi assistiamo a una rivalutazione del silenzio come forma di distinzione intellettuale.

Questa tendenza è alimentata da una consapevolezza che la privacy, in un contesto di sovraesposizione costante, possa diventare il vero lusso. L’articolo sottolinea come per molti sia ormai essenziale stabilire confini netti tra vita pubblica e sfera personale, con la necessità di scegliere con cura ciò che davvero merita di essere condiviso. Non si rinuncia a comunicare, ma si dà più valore all’equilibrio e alla qualità del messaggio: è una ribellione soffusa contro l’ansia da prestazione digitale, il culto del “tutto e subito” e la monetizzazione costante delle nostre tracce online.

“L’ascesa del minimalismo digitale è anche un gestaccio rivolto a chi detiene il potere e fa affidamento sull’attività dei social per le procedure governative, alle corporation che usano i dati personali come merce di scambio o a quel datore di lavoro che sicuramente ha controllato il tuo profilo social prima del colloquio. Questo ritiro dai riflettori è in parte una rivendicazione dei propri confini, in parte un atto di ribellione e in parte una reazione alla consapevolezza, piuttosto dura, che le tracce digitali restano per sempre — trasformando la privacy in un lusso.”

Il minimalismo digitale non è semplicemente una moda passeggera, ma riflette un cambiamento profondo nella nostra relazione con la tecnologia e l'informazione. È una risposta alla saturazione mediale, dove l'eccesso di contenuti ha paradossalmente svalutato il contenuto stesso.

In questa prospettiva, il valore di ciò che scegliamo di non condividere risulta tanto significativo quanto quello che decidiamo di mostrare. L’essenza del “dire meno” diventa un invito a coltivare una conversazione più autentica, dove l’approfondimento sociale o culturale, che si tratti di arte, letteratura, musica o design, non si perda in un fiume di post effimeri. Ciò che ne emerge è un approccio più intenzionale alla propria presenza online, un modo per preservare la ricchezza delle idee e dei progetti, dedicandosi a uno scambio più selettivo ma anche più profondo. - Max

PERSONE E PROSPETTIVE

Cinque suggerimenti da Alessandra Gugliara, mascheraia ed esperta di Laboratori Esperienziali ArtLab™

Una parola che vale la pena conoscere

Aletheia” è un termine greco antico che significa "verità", ma non nel senso di semplice opposto della menzogna. Indica piuttosto un processo di rivelazione, il disvelamento di ciò che era nascosto. È una verità che emerge togliendo strati, andando oltre le apparenze e le sovrastrutture.

Un amico mi ha fatto conoscere questa parola mentre gli raccontavo il lavoro interiore che si cela dietro le mie maschere decorative. Ho sentito subito una risonanza profonda: il mio percorso artistico è proprio questo, un viaggio attraverso le identità che ci imprigionano, alla ricerca dell'essenza autentica. Aletheia non è solo un concetto, ma un'esperienza, un invito a riconoscersi al di là delle maschere, nell'arte e nella vita.

Un film o una serie TV da guardare

Ci sono artisti che gridano e altri che sussurrano. Maud Lewis appartiene ai secondi: una donna fragile nel corpo, ma incredibilmente forte nell'anima. La sua storia, raccontata in “Maudie -Una vita a colori” mi ha colpita per la dolcezza e la determinazione con cui ha trasformato la sua vita e la sua piccola casa in un'opera d'arte. In un mondo che ci spinge a essere sempre più aggressivi e performanti, scoprire anime talentuose e silenziose come la sua è un dono raro. Il film è una celebrazione della creatività pura, quella che nasce non dal clamore, ma dalla necessità di esprimere la propria essenza, indipendentemente da tutto.

Un profilo instagram da seguire

Il profilo di Stefano Bessoni. Regista, illustratore e animatore di burattini utilizza la tecnica stop-motion per creare immagini dal sapore poeticamente macabro. Prima o poi mi regalo un workshop con Bessoni, mi piacerebbe poter animare una dei miei personaggi bizzarri.

Un libro che vale la pena leggere

L'atto creativo: un modo di essere” di Rick Rubin. Mi ha colpito profondamente per il suo approccio filosofico e spirituale, ma al tempo stesso pratico. Non è un classico manuale su come creare, ma un viaggio dentro il processo creativo stesso, un invito a esplorare il nostro modo di essere nel mondo attraverso l'arte.

Rubin guida il lettore con piccoli capitoli tematici, che aprono riflessioni intime e profonde. Mi sono ritrovata nel suo pensiero, quasi confortata, come se tra le sue parole ci fosse il riconoscimento di un sentire che mi appartiene. La creatività, per lui, non è una tecnica da affinare ma uno stato dell'essere, e questo è esattamente ciò che cerco di trasmettere nel mio lavoro: l'arte come strumento di verità, trasformazione e scoperta di sé.

Una domanda che vale la pena porsi

Cosa ti piace fare? Che tipo di persona vuoi essere? È lo stesso desiderio di quando eri bambino/a?

Quando ti senti bloccato/a o non sai da dove cominciare, parti da ciò che ti piace, da quello che ti fa stare bene ed è accessibile subito, senza scuse. Se ami viaggiare ma al momento non puoi partire per una grande avventura, inizia da dove sei. Esplora il luogo più vicino che ti ispira, anche a un'ora da casa, ma fallo con lo stesso entusiasmo con cui affronteresti il viaggio della vita. La meraviglia non è una destinazione, ma un modo di guardare il mondo

“NEWS” DA BAR

Lavoro. Secondo Euronews, questi sono i Paesi europei che vantano condizioni lavorative e familiari migliori: congedi maternità, malattia retribuita e un equilibrio lavoro-vita privata davvero invidiabile. La questione, vista dall’Italia, è interessante: se da un lato siamo stati fra i primi a introdurre tutele per i genitori, dall’altro spesso fatichiamo a tenere il passo con modelli nordici che investono massicciamente in welfare e servizi. E mentre alcuni vicini di casa si godono periodi di assenza retribuiti più lunghi, nella Penisola resta ancora un divario notevole tra teoria legislativa e pratica quotidiana.

Fonte: Ilsole24ore

AI. L’ultimo modello (4.o) di generazione di immagini di OpenAI è sorprendentemente abile nel creare testo all’interno delle immagini, un risultato che si è rivelato particolarmente complesso per molti dei suoi predecessori. Questo lo trasforma in uno strumento potente per generare immagini di documenti falsi, come hanno già scoperto alcuni utenti: può produrre ricevute false, prescrizioni mediche o addirittura passaporti.

Economia. Accanto ai classici indicatori economici utilizzati dagli analisti, ci sarebbero segnali meno ovvi per anticipare una recessione. Dal “Snack Index” (quando la gente compra meno snack e perfino meno cibo per animali), passando per il “Mini-Bottle Indicator” (invece di bottiglie grandi, aumentano le vendite delle versioni “da aereo”), fino al “Carton Box Indicator” (se diminuisce la richiesta di scatole in cartone, significa che si spedisce e si consuma di meno). Altri segnali curiosi? Il ritorno delle gonne lunghe nella moda, l’aumento delle vendite di rossetti e il calo di quelle di biancheria intima maschile o di pannolini: tutti dettagli che, in modo imprevedibile, possono svelare come cambia lo stato d’animo dei consumatori di fronte a possibili turbolenze economiche.

LIBRI & FILM

Decidere è una scommessa →

Attraverso la sua esperienza di giocatrice professionista di poker, Annie Duke invita il lettore a ripensare il concetto di “certezza” e a vedere ogni decisione come una scommessa informata. Con un linguaggio chiaro e ricco di esempi pratici, l’autrice mostra come accogliere l’incertezza possa trasformarsi in un vantaggio strategico, sia nelle sfide quotidiane sia nelle situazioni più complesse. “Decidere è una scommessa” diventa così un’ode alla lucidità mentale e alla capacità di adattarsi ai continui cambiamenti che la vita ci riserva.

John Berger propone un’analisi lucida del modo in cui osserviamo l’arte e, più in generale, la realtà che ci circonda. È un saggio breve ma denso che offre spunti su come il contesto culturale e sociale plasmi la nostra percezione delle immagini. Ideale per chi desidera capire perché “vedere” non è mai un’operazione neutrale, ma un atto ricco di implicazioni e significati.

Un viaggio rarefatto tra realtà e immaginazione, dove ogni tratto disegnato è un frammento di memoria, ogni linea un tentativo di comprensione del sé. Il film non si limita a raccontare una storia, ma riflette sul processo stesso della creazione artistica e sulla fragilità dei confini tra ciò che è vissuto e ciò che è immaginato.

Attraverso il protagonista, un illustratore in crisi identitaria, Sketch mette in scena un labirinto emotivo fatto di silenzi, flashback e schizzi su carta, esplorando il modo in cui l’arte può essere allo stesso tempo rifugio e specchio delle nostre inquietudini più profonde.

Uscita: 6 agosto 2025

Il primo trailer ufficiale è stato rilasciato il 7 aprile 2025, offrendo un'anteprima dello stile visivo distintivo e della narrazione intricata tipica di Anderson. Il film racconta la storia di Zsa-zsa Korda (interpretato da Benicio del Toro), un magnate europeo sopravvissuto a sei incidenti aerei, che cerca di riallacciare i rapporti con sua figlia Liesl (Mia Threapleton), diventata suora. Con la sua combinazione di umorismo sottile, estetica raffinata e un cast di talento, “La trama fenicia” promette di essere un'aggiunta significativa alla filmografia di Anderson, esplorando temi complessi attraverso la sua inconfondibile lente cinematografica.

Uscita in Italia: 28 maggio 2025

LA MUSICA

Dolby e la startup Bring into Being hanno trasformato alcuni tra i dipinti più iconici della storia, dalla Gioconda a La nascita di Venere, in paesaggi sonori immersivi usando il Dolby Atmos. Nessuna traccia elettronica da museo: qui ogni pennellata diventa armonia, ogni sguardo un cambio di tono. Si chiama Sound of a Masterpiece, e l’obiettivo è uno, rendere l’arte più accessibile. Ogni opera è stata “tradotta” in musica grazie a un algoritmo che analizza colori, tratti e composizione, per poi farli suonare come un brano sinfonico tridimensionale. Il risultato? Un’esperienza sensoriale che si ascolta in cuffia, ma si sente anche dentro.

BELLEZA E DESIGN

Giselle Dekel è un’artista visiva e illustratrice che dà forma a personaggi ironici, colorati e profondamente umani. Con tratti morbidi e palette delicate, racconta ansie quotidiane, pensieri inaspettati e piccoli momenti di vulnerabilità.

Vintagefantasymag celebra la bellezza delle copertine d’epoca e della cultura visiva del secolo scorso. Il profilo raccoglie illustrazioni vintage, pubblicità retrò e grafiche editoriali dimenticate, con una cura estetica che trasforma ogni post in una piccola capsula del tempo.

📌 RISORSE

All You Can Read
Piattaforma

Una biblioteca digitale di riviste da tutto il mondo. Nessuna app da scaricare, nessun abbonamento complicato: solo un archivio infinito dove perdersi. Perfetto per chi cerca ispirazione visiva, per chi lavora con i contenuti, o semplicemente per chi ama sfogliare idee.

In questo pezzo, Tom Greene esplora il calo dei rapporti sessuali con uno sguardo sociologico e personale insieme, passando dai dating app alla cultura della performance. Non è un saggio morale, né una lamentela nostalgica. È un’analisi scritta bene, che fa domande scomode senza prendersi troppo sul serio.

50 Ways to Rest
Post Instagram

Una lista che non ti chiede di fare, ma di fermarti. Scritta da Nicola Jane Hobbs, è un piccolo promemoria visivo da rileggere ogni volta che ti dimentichi come si respira.

One Minute Park
Piattaforma

Un progetto indipendente che raccoglie video di un minuto da parchi di tutto il mondo. Chiunque può guardare, ma anche contribuire creando il proprio video. L’obiettivo? Riempire simbolicamente ogni minuto delle 24 ore — 1440 in totale (ne hanno raccolti circa 220 finora).

Geocities.live
Piattaforma

Un archivio online che resuscita l’internet degli anni ’90. Inserisci qualsiasi sito web e verrà ridisegnato nello stile dell’epoca: layout sghembi, GIF animate, testi lampeggianti, tutto esattamente com’era.

Una serie editoriale che prova a riscrivere le regole del design contemporaneo. Ma niente dogmi: solo riflessioni lucide, visioni laterali e nuove prospettive da chi il design lo vive, lo insegna, lo sovverte.

QUESTA SETTIMANA in un GIF

attendere e sperare!

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